Appartamenti uso ufficio a Firenze: un buon investimento?
- Fi.Flor Immobiliare
- 11 set
- Tempo di lettura: 2 min
Perché valutare appartamenti uso ufficio
Con il mercato degli affitti brevi sempre più saturo e soggetto a vincoli normativi, acquistare o trasformare un immobile residenziale (specialmente se non ideali per l’abitazione) in uffici può essere una strategia interessante per diversificare il portafoglio e intercettare una domanda diversa: studi professionali, coworking, uffici per PMI o filiali.
Pro (sintetici e concreti)
Domanda diversificata: aziende, studi professionali, coworking e servizi alle imprese possono assorbire superfici medie (50–200 m²).
Minori vincoli sulle pertinenze: un ufficio non richiede necessariamente posto auto o cantina, quindi si possono considerare immobili che sul mercato residenziale hanno appeal ridotto.
Costi di gestione più bassi: contratti a lungo termine limitano turnover e spese di gestione tipiche degli affitti brevi.
Rendimento stabile: i canoni per immobili non residenziali, in zone giuste, possono risultare competitivi rispetto al residenziale.
Morosità ridotta e tempi di restituzione più rapidi: inquilini professionali (aziende, studi, professionisti) presentano in genere maggiore solidità economica. Inoltre, la procedura di sfratto per immobili commerciali è più snella rispetto al residenziale: l’udienza di convalida si tiene entro 20 giorni dalla notifica e, dopo la convalida, l’inquilino ha un mese per lasciare volontariamente l’immobile. In caso contrario, si procede all’esecuzione forzata. Secondo Idealista, i tempi medi di liberazione di un immobile commerciale si attestano tra i 6 e i 12 mesi, contro i 12–15 mesi o più che spesso richiedono le locazioni abitative.
Contro (attenzione ai rischi)
Iter urbanistico/permessi: il cambio di destinazione d’uso è spesso urbanisticamente rilevante e richiede pratiche edilizie.
Interventi tecnici: adeguamenti impiantistici, sicurezza, accessibilità.
Domanda localizzata: non tutte le aree funzionano; scegliere quartieri con tradizione direzionale è cruciale.
Aspetti fiscali: tassazione e regole contrattuali diverse rispetto al residenziale; serve valutazione preventiva.
Aspetti fiscali e contrattuali essenziali
Le locazioni commerciali non rientrano di norma nella cedolare secca abitativa: valgono IRPEF/IRES e in certi casi IVA.
L’IMU sugli immobili strumentali segue regole proprie, non assimilabili alla “prima casa”.
I contratti tipici sono 6+6 o altre forme commerciali, con possibilità di personalizzazione delle clausole a tutela dell’investitore.
Zone interessanti a Firenze per appartamenti uso ufficio
Novoli / Careggi: polo universitario e direzionale, buona domanda di superfici medie.
Centro storico e aree ad alta visibilità: interessanti per studi di rappresentanza, ma attenzione ai vincoli.
Zone “istituzionali” per professionisti: aree dove da sempre si concentrano studi legali e notarili (tra il centro e i viali, intorno ai tribunali e agli uffici pubblici). Qui la domanda è meno legata alle mode e più alla continuità di servizio: un bacino stabile di inquilini professionali che cercano sedi di prestigio o facilmente raggiungibili.
Conclusione
Acquistare o trasformare appartamenti a uso ufficio a Firenze è una strategia che permette di:
sfruttare immobili poco appetibili come abitazioni,
intercettare una domanda costante di studi e imprese,
beneficiare di contratti a lungo termine e di tempi di recupero più rapidi in caso di morosità,
costruire un rendimento stabile nel tempo.
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